Archivi del mese: aprile 2017

Gianturco e i figle ‘e nisciuno

Il Financial Times parla di Napoli.
Anche l’Unione Europea, l’Onu ed Amnesty International: come mai i professionisti del rilancio della città non ne parlano?

Provo a spiegarlo io, pacatamente, sottovoce.
Oggi è la giornata internazionale delle popolazioni rom, sinti e caminanti e ieri -alla vigilia di questo importante momento- la polizia municipale della “città dell’accoglienza” ha sgomberato il campo di via Brecce, a Gianturco, lasciando in mezzo alla strada 800 persone.

I report dell’Ue, come quelli dell’Onu, bocciano il trattamento di queste minoranze in Italia, facendo l’esempio specifico del campo rom di Gianturco.
Amnesty ha manifestato preoccupazione per come stanno andando le cose lì.
E intanto, ieri, tra un borghesissimo #riscetamento e l’altro, 800 persone tra uomini, donne, bambini e anziani sono state mandate altrove, senza preoccuparsi di “dove” andranno.
Ecco perché nessuno -a parte Giuseppe Manzo, nelpaese.it e Fanpage.it con il (bel) servizio di Alessio Viscardi– ne parla con la dovuta attenzione.
Ci definiamo la città dell’amore, lanciamo messaggi di solidarietà istituzionale ai bambini della Siria dalle potenti stanze di piazza Municipio e poi sgomberiamo quelli che abbiamo qui, senza interessarci di dove andranno.
Sì, lo so già.
Molti sentono la parola “rom” e arricciano il naso.
«Non sono razzista, però…».
Magari sono gli stessi che poi condividono le foto dei bimbi siriani perché mossi da una forma d’empatia ad intermittenza, aiutata anche dal fatto che ci fai i big like con i criaturielli che crepano tra le braccia dei padri.
Ma che senso ha contrastare le politiche di Salvini se poi agiamo in maniera più ipocrita di lui?
Nemmeno una settimana fa celebravamo Enzo Avitabile, la sua sensibilità artistica e i suoi David di Donatello.
Tutte eguale song’ e criature?
Pare proprio di no.
Almeno qua, dove non siamo uguali neanche tra un quartiere e l’altro. Figuriamoci i figli degli ultimi e gli emarginati.
Mi raccomando, ora dite che il Financial Times ha un Caltagirone britannico alle spalle, che Amnesty è cattiva e che i poteri forti vi hanno imposto queste scelte.
Noi, ancora una volta, vi crederemo (?).

Qui le fonti, per rendere ancora più lungo questo post:

 

Qui invece ciò che ho scritto io in questi anni sulla situazione dei rom a Napoli:

 

gianturco-principale

Fonte della foto: www.amnesty.it

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